Sartorial Monk fashion show fall winter 2019

Sarorial Monk, per la stagione autunno-inverno 2019 punta sulla gestualità e sull’assenza di parole, che diventano elementi cardini capaci di esprimere lo stato d’animo delle persone, il movimento e la quiete
Quest’anno sono tornato ad assistere alle sfilate tenutesi durante la Milano Fashion Week. Evento che personalmente trovo molto affascinante e che esercita su di me un emozione molto forte. Il mio occhio si è soffermato sia sui capi d’abbigliamento presentati in passerella, sia sull’allestimento con cui esse sono state pensate e realizzate. La seconda sfilata alla quale ho preso parte durante questa kermesse è stata quella del brand Sartorial Monk, che mi ha piacevolmente catturato e trasportato in un mondo parallelo, fatto di serenità e purezza di spirito.
Sartorial Monk sfila in uno spazio spirituale ed essenziale
L’ambientazione nella quale viene messa in scena la sfilata di Sartorial Monk è essenziale, spoglia e priva di elementi decorativi. A parlare, infatti, non deve essere lo spazio fisico, ma quello spirituale che gli abiti presentati hanno trasmesso. Il vuoto decorativo è stato colmato dalla parola degli indumenti e dal linguaggio corporeo. Infatti, nell’assenza di parole, il corpo è la forma attraverso la quale l’anima racconta i suoi pensieri. Anche l’ambientazione voluta dallo stilista racconta la storia degli abiti presentati, una storia che narra una semplicità apparente, dietro la quale si cela la complessa difficoltà di essere semplici.
Gli abiti prendono una vita inaspettata sul corpo delle persone
Sabato Russo, stilista del brand Sartorial Monk, ha scelto di portare in passerella uomini veri e donne autentiche, spiritualmente liberi dalle costrizioni e dalle regole del mondo nel quale siamo soliti vivere. I capi d’abbigliamento presentati dallo stilista vivono e si evolvono attraverso la gestualità di chi li indossa, prendendo forma e movimento sul corpo umano. E’ proprio qui, che a mio avviso, sta la potenza di questa collezione. Abiti che non hanno bisogno di essere descritti e catalogati con precise etichette, ma indumenti liberi da regole e pregiudizi.
Lana e cashmere dal finissaggio zibbellinato, mohair cardati e molto soffici, velluto dévoré di seta oro e rosso flamingo caratterizzano la collezione. I tessuti sono nobili e leggeri, e la classicità post-moderna voluta da Sabato Russo, emerge per mezzo di contrasti inattesi ed abbinamenti materici differenti. Concludendo, colori delicati che spaziano all’interno di una palette cromatica semplice e neutra, hanno un fine ben preciso: colpire il senso del rigore!
Ti piacciono le sfilate di moda? Sei curioso di scoprire un altro brand? Allora non puoi perdere la descrizione della sfilata di Spyder cliccando qui, brand del segmento sportivo che ha debuttato durante questa Milano Fashion Week.
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