Cappellificio Venturini, il bistrot brinda al vintage

Entrando nella Galleria Venturini si ha subito la percezione di trovarsi in uno spazio senza tempo, nel quale tocchi vintage si mescolano insieme a sapori più moderni e contemporanei. L’impressione è quella di fare una passeggiata a Cinecittà Studios, fulcro dell’industria cinematografica europea, in quanto varcando la soglia, sembra di essere tornati indietro nel tempo. In realtà ci troviamo poco distanti, sempre a Roma, ma più precisamente sotto i portici di piazza Vittorio, dove l’architetto Fabio Lippa, affiancato dalle due scenografe Federica Russo e Michela Rosa, ha trasformato l’ex cappellificio Venturini in un bistrot e cocktail bar.
L’ex cappellificio Venturini, uno spazio dimenticato che torna a vivere
Dell’ex cappellificio Venturini sono rimasti numerosi rimandi quali i tre banconi espositori ora bancone del bar e la vetrata di ingresso adesso rimontata come parete del laboratorio con la porta e le maniglie originali. Il nuovo proprietario non ha voluto tagliare i ponti con il passato, anzi ha avuto la brillante intuizione di riprenderne i punti di forza per realizzare uno spazio nostalgico dal forte carattere. Per questo motivo sono stati mantenuti alcuni pezzi particolari come la vetrata bombata al piano terra, alcuni specchi e lumi in opale, i ripiani in cristallo con le staffe in ottone e i celetti con le fasce in alluminio ottonato, sfruttati anche per l’inserimento dei punti luce. La Galleria Venturini si tinge di pennellate viantage dove il verde ottanio abbinato ai blu e ai verdi dei tavolini nella saletta caffè si mixa in modo armonico con i colori più neutri in contrasto con la tappezzeria di alcuni arredi del locale.
Passaggi segreti e successione di scatole rendono unico l’ex cappellificio Venturini
Il cliente, varcata la soglia del locale, si trova davanti il fascino di uno spazio dimenticato riportato alla luce, nel quale il risultato è una successione di scatole, tra scale e passaggi segreti, salottini discreti e applique d’epoca. L’impressione è sempre la stessa, quella di metter piede su un set cinematografico. L’ex cappellificio Venturini, che prende il nome di Gatsby, non rinuncia al legame con il suo passato, infatti, i cappelli non mancano e sono presenti nel ballatoio al primo piano che accoglie l’esposizione di pezzi disponibili in conto vendita.
Il salotto con terrazza è adibito per ospitare eventi, incontri e appuntamenti culturali che conferiscono al Gatsby il calore e l’energia di un caffè letterario d’altri tempi. A rendere omaggio alla memoria del passato è l’insegna fuori sotto al portico, che riporta la caffetteria, bistrot e cocktail bar in uno spazio privo di temporalità, nel quale tutto è concesso e ove tutti possono farsi coccolare da suggestioni e stimoli derivanti da passato.
Federico Panarello
Sono un architetto che ama l'arte, la moda e l'arredamento. Ho concepito Ice Cream Architecture come una piattaforma nella quale condividere insieme a voi le opere di architettura, di interior ed urban design che maggiormente hanno attirato la mia attenzione. Per info e collaborazioni contattatemi al mio indirizzo mail panarellof@hotmail.it e sarò lieto di rispondervi e dialogare insieme a voi.
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